La Casa sulle Sabbie Mobili by Carlton Mellick III

autore:Carlton Mellick III [Mellick, Carlton III]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Bizarro Fiction, Horror, Fantascienza, Distopia, Post Apocalittico
ISBN: 9788893370189
editore: Antonio Tombolini editore
pubblicato: 2016-04-18T15:00:00+00:00

Quando entrano nella stanza ci sono delle piccole luci che si accendono a intermittenza e che illuminano le mappe sul display. La stanza è piena di mappe. Ce ne sono talmente tante che sembra un museo di mappe.

«Qual è la mappa di questa casa?» chiede Tick.

Ce ne sono troppe. Polly si avvicina, esaminandole una a una attentamente.

«Ci deve essere una mappa per ogni casa del vicinato,» dice Tick.

«Così tante stanze…» dice Polly.

Ogni mappa ha centinaia di stanze, sono talmente tante che è difficile leggere le minuscole didascalie che spiegano che stanze sono. Lei tocca una mappa e quella si ingrandisce, mostrandole i dettagli dell’area che ha toccato. Le mappe non sono fatte di carta. Sono degli schermi al plasma.

«Questa,» dice Tick.

Sta in piedi di fronte all’unica mappa in cui si vede un puntino rosso che lampeggia.

«C’è scritto voi siete qui.» Indica con il dito il puntino. «Questa deve essere la mappa della casa in cui ci troviamo.»

Polly si appoggia sulla spalla di Tick e preme il puntino rosso. Lo schermo zooma sulla stanza delle mappe la loro posizione attuale. Leech le rosicchia le ciocche di capelli verdi che pendono sul suo viso paffuto.

«Quindi dove sarebbero le camere dei nostri genitori su questa mappa?» chiede lei.

«Non capisco la metà dei nomi di queste stanze,» dice Tick. «Stanza Nylurg? Stanza per sole preghiere? Video Arena?»

«Forse non sono denominati appartamenti dei genitori,» dice Polly. «Forse è più qualcosa tipo appartamenti principali? Camera da letto padronale?»

Tick scuote la testa. «Non vedo nulla di tutto ciò sulla mappa.»

«Ci sono troppe stanze. Non possiamo visitarle tutte in una volta. Ci vogliono giorni.»

«Dobbiamo studiare ogni singola stanza su queste mappe fino a che non troviamo il posto più probabile in cui potrebbero trovarsi.»

Polly annuisce e continua a esaminare la mappa gigante sulla parete.

«Aspetta un minuto…» dice Polly, rimpicciolendo la mappa. «Abbiamo passato una fila di ascensori sulla nostra strada.»

«E allora?»

«Se ci sono degli ascensori questo significa che in questa casa ci sono più piani, ma c’è solo un piano disegnato sulla mappa.»

«E allora dove sono gli altri piani?» chiede lui.

Polly si gira guardandosi attorno e osservando le decine di mappe sui muri.

«Là…»

«Tutte?»

«Queste non sono le mappe di tante case. Ogni mappa rappresenta un piano diverso. È solo una casa.»

«Ma allora significa che questo edificio ha almeno un centinaio di piani…»

«E si estenderà per un centinaio di chilometri…»

«Non ci vorranno giorni per esplorare l’intera casa,» dice Tick. «Ci vorranno anni.»

Polly si allontana dalla mappa, togliendo via i suoi capelli dalla bocca di Leech. Stringe i pugni, desiderando di distruggere con i suoi palchi ogni mappa sullo schermo per non dover fare i conti con la realtà.

«È impossibile,» dice Polly. «Anche se giriamo per questa casa per tutto il resto della nostra vita, non riusciremo mai a trovarli. È grande come un’intera città.»

Tick scuote la testa. «È grande come un intero paese.»

***

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